Tutto sulla Pediculosi
Pediculosi: rasare i capelli è la migliore prevenzione?
Alzi la mano chi non teme la pediculosi. Oggi ancora più diffuso di un tempo, il pidocchio responsabile (Pediculus humanus capitis) fa sì che chi non ama rasare i capelli a zero possa prima o poi ritrovarsi preda di strani pruriti al cuoio capelluto, segni di morsicature con tanto di papule arrossate e per finire, nel caso i capelli siano molto corti e l’infestazione notevole, pidocchi e lendini (le uova) a vista. Tutta colpa di questo minuscolo parassita.
Pidocchio del capo: morfologia e ciclo vitale
Rasare i capelli non è tua abitudine? Allora attenzione al rischio pediculosi. Se avverti un pruritino sospetto nella chioma oppure hai figli, che vanno controllati ogni settimana, riconoscerne il responsabile è semplice. Vive sul cuoio capelluto, misura circa 2-3 mm di lunghezza (è la femmina quella che arriva a 3) e mostra una colorazione bianco-grigia. La forma è allungata, con 3 paia di zampe (praticamente invisibili a occhio nudo) disposte sui lati nella porzione anteriore del corpo e dotate di uncini per l’ancoraggio ai capelli.
Le lendini vengono deposte alla base del fusto dei medesimi. Ciascuna femmina ne depone mediamente 5 al giorno. Misurano circa 0,8-1 mm, sono brune e di una lucentezza opalescente. Grazie a una secrezione collosa rimangono tenacemente attaccate al capello. Le zone preferenziali di deposizione sono dietro alle orecchie e nella regione della nuca. Dopo la schiusa, che ha luogo dopo una settimana, ogni uovo appare bianco e seguendo la crescita del capello diventa più visibile.
La ninfa fuoriuscita impiega circa 7-14 giorni per giungere allo stadio adulto. Vive succhiando il sangue dell’ospite 2-5 volte al dì. Idem per l’adulto. Entrambi sopravvivono soltanto poche ore, max 24 separati dall’ospite, mentre le lendini possono resistere in determinate condizioni alcuni giorni, però potranno schiudersi soltanto se trovano temperature non inferiori a quelle del cuoio capelluto.
La vita media del parassita è di un mese. Le statistiche sulla pediculosi evidenziano l’assenza di una stagionalità marcata. Ossia, questo pediculus può interessarsi a te tutto l’anno…
Chi rischia un’infestazione da pidocchi del capo?
La pediculosi del capo non veicola microbi pericolosi ma è parecchio molesta. Il contagio da parte dei pidocchi è privo di associazioni con la sporcizia, semplicemente indica promiscuità. Scuole, palestre, discoteche, comunità, case di riposo, autobus affollati sono tutti esempi di luoghi in cui il (non) simpatico pidocchietto può aspettarti al varco. Nemmeno le pareti di casa offrono protezione, se un membro è portatore di pediculosi anche gli altri sono a rischio. La tua età non conta, statisticamente il problema è maggiore nell’infanzia, ma in realtà i dati ufficiali sull’infestazione degli adulti sono verosimilmente sottostimati. Il motivo? Informare le autorità scolastiche che il proprio pargolo ha i pidocchi è un conto, rispondere all’amico che t’invita ad andare alla partita: “No, guarda, stasera mi devo spidocchiare!” è un altro…
Che fare allora? Isolamento totale in attesa che l’epidemia termini? Soluzione impossibile per grandi e piccini, naturalmente. E poi la pediculosi è un problema endemico con acutizzazioni periodiche laddove esistono comunità. Significa che finché ci saranno umani in circolazione, ci saranno i pidocchi del capo. Quanto agli animali, per fortuna non risultano fonte di contagio né contagiabili. Magra consolazione però, se pensi che oltre alla vicinanza tra teste, il nemico pediculus humanus capitis può essere in agguato su indumenti, spazzole, pettini, caschi e biancheria venuti a contatto con una chioma infestata. E che un contagio non crea immunità rispetto ad altri successivi. L’unica buona notizia che posso darti è che questo piccolo parassita non salta.
Come liberarsi dei pidocchi del capo?
In caso di pediculosi in atto esistono diversi prodotti in grado di eliminare pidocchi adulti, ninfe e uova. I principi attivi di prima scelta sono piretro e piretroidi di sintesi (permetrina). Il primo è meno attivo e può richiedere più trattamenti, in compenso, salvo allergia specifica, non causa problemi e non è inquinante per l’ambiente quanto i derivati di sintesi. La permetrina è più aggressiva con i pidocchi, uccide ninfe e lendini ma in alcuni casi può provocare irritazione.
Altro“sterminatore di pidocchi” efficace è il malathion. E’ il rimedio da utilizzare in caso di resistenza ai piretroidi, però è controindicato per bambini di età inferiore ai 6 anni. Tutti quanti i prodotti sono reperibili presso ogni farmacia in diverse formulazioni: shampoo, gel, lozione, polvere, etc.
Fra i rimedi casalinghi puoi trovare aceto e impacchi a base di sostanze oleose. Non rappresentano trattamenti risolutivi, ma l’aceto “scolla” la lendine dal fusto del capello, consentendone la rimozione. Gli impacchi oleosi soffocano pidocchi e ninfe. Richiedono applicazioni prolungate (almeno 2 ore) e ripetute. Purtroppo i bambini mostrano facilmente insofferenza.
Fondamentale lavare a 60° sia pettini e spazzole che indumenti e biancheria potenzialmente fonti di contagio. Inoltre occorre un controllo con rimozione quotidiana di pidocchi e uova tramite un pettine a denti molto fitti.
Quale prevenzione per la pediculosi?
Vero che si cura facilmente, ma che fare se non vuoi assolutamente fare la conoscenza del parassita goloso del tuo sangue? A questo punto lo avrai già capito: per prevenire la pediculosi rasare i capelli a zero è l’unica soluzione sicura. Difatti un pidocchio non avrebbe nulla a cui ancorarsi né dove deporre le uova. Immediatamente visibile sulla cute, nessun dubbio che gli faresti fare immediatamente una brutta fine.
Il rimedio si rivela ideale anche quando temi di non tollerare i pur sicuri prodotti da farmacia, che talvolta in effetti possono causare una dermatite. Analogo principio vale per i bimbi, che negli ultimi anni, complice la moda, si sono abituati al look alla Bruce Willis. La rasatura del capo ha il vantaggio di essere reversibile quando vuoi: i capelli ricrescono in media 1 cm al mese. Scegliendo un rasoio idoneo il compito è semplice e indolore.
In alternativa, tagliare i capelli cortissimi almeno nei maschietti consente di individuare più facilmente il parassita e di rimuoverlo agevolmente. Insegnare ai bambini a riporre le proprie cose separatamente da quelle dei compagni (potenziali veicoli del pidocchio) è un altro aiuto, così come raccogliere i capelli lunghi in una coda o in una treccia.
Una cosa da non mettere in atto invece è una prevenzione con i prodotti anti pediculosi. Alla lunga si avrebbero potenziali rischi di dermatiti, senza contare una possibile resistenza da parte dei pidocchi.
Fonti:
Centro per il controllo delle malattie infettive degli Stati Uniti (in inglese)
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