Come trattare ed evitare i peli incarniti sulla testa rasata
Il peli incarniti (scientificamente denominati pseudofolliculitis barbae), ovvero quei piccoli rigonfiamenti rossastri spesso pruriginosi, sono un fastidio frequente quando ci si rade la testa senza le giuste attenzioni.
Si tratta in pratica di un normalissimo pelo che una volta rasato, in fase di ricrescita non trova più la via d’uscita e rimane intrappolato nel follicolo dove cresce, causando enorme fastidio ed irritazione per via del fatto che viene trattato dall’organismo come un agente estraneo. Inoltre, può anche generare fastidiose infezioni.
Eliminare questo problema è essenziale non solo per motivi estetici, ma soprattutto per la propria salute. I passi da seguire sono pochi e semplici, si tratta più che altro di radersi in maniera corretta, di assimilare alcune abitudini ed integrarle nella routine quotidiana.
Questa fastidiosa condizione è favorita sia dalle attrezzature utilizzate per radersi che dai prodotti. Infatti, radendosi con strumenti inappropriati ed utilizzando prodotti inadatti al cuoio capelluto (ad es. prodotti che tendono a seccare la pelle), il rischio si fa enormemente più alto.
Se in tempi passati, l’unico modo per radersi la testa consisteva nell’utilizzo dello stesso rasoio utilizzato per la barba, della stessa schiuma, e dello stesso dopobarba (ahimè), oggi, per via del crescente numero di persone che si rade, la ricerca ha fatto passi da giganti e la rasatura della testa è “giustamente” considerata una pratica a sè. Abbiamo messo tra virgolette la parola giustamente in quanto il cuoio capelluto è enormemente diverso dalla barba o dalle gambe, è più delicato, è poggiato su una superficie dura e si irrita con più facilità. Necessita quindi di un attenzione particolare e non può essere considerata un estensione della rasatura della barba. Questo, ha costretto molte aziende a creare prodotti studiati ad hoc, si va dalle lozioni studiate per eliminare i peli incarniti ai rasoi specifici per il cranio, passando per gli esfolianti per il cuoio capelluto. Probabilmente, anche i prodotti studiati per le altre parti del corpo potrebbero andare bene, specialmente se si tratta di prodotti delicati, ma per non rischiare è consigliabile utilizzare prodotti specifici.
Per quanto riguarda il rasoio, prima di inoltrarci con il discorso, sarebbe bene comprendere come e perchè si forma un pelo incarnito. In pratica, una volta tagliato il pelo con una lama, questo si ritrae nel follicolo. Con la successiva ricrescita, il pelo dovrebbe sfociare nello stesso canale dal quale sbucava precedentemente al taglio, ma se il taglio non è stato netto (immaginate la punta di una siringa) oppure se il canale è ostruito, il pelo potrebbe ingolfarsi e prendere una strada diversa continuando ovviamente a crescere. E’ a questo punto che solitamente si nota la presenza del problema, per via del fastidio arrecato. Per questo motivo è altamente sconsigliato l’utilizzo di un rasoio elettrico, in quanto questo tende a strappare i peli piuttosto che tagliarli di netto.
Per radersi in maniera corretta, oltre a preparare la parte da radere ammorbidendola con un panno caldo e umido, è fondamentale utilizzare un rasoio di qualità adatto alla testa (come per le gambe, esistono rasoi appositamente studiati per la testa) in quanto quest’ultimo possiede le giuste caratteristiche per affrontare una superficie come quella del cuoio capelluto. Segue perfettamente la forma del cranio, necessita di una leggera pressione, è studiato per radere su una superficie delicata che è poggiata su una superficie dura (l’opposto della barba), è più sicuro e maneggevole (per via della forma), possiede un elevata scorrevolezza e vicinanza, è provvisto di lame più durature concepite per radere i capelli.
Si tratta pur sempre di prodotti specifici derivanti da anni di ricerche e migliorìe e che al giorno d’oggi sono realizzati solo ed esclusivamente dalla Californiana HeadBlade (l’azienda leader nella rasatura della testa), grazie ai numerosi Brevetti depositati. Il modo migliore per iniziare a radersi in maniera corretta risparmiandosi il fastidio dei peli incarniti.
Passando alla crema per radersi, oltre a sconsigliare l’utilizzo di quelle creme, schiume e saponi aggressivi che potrebbero irritare la cute o peggio, seccarla e rendere il passaggio delle lame un operazione violenta, abbiamo notato due grandi gruppi, quello degli amanti dell’olio (poco utilizzato in Europa) e quello degli affezionati alla crema. Riguardo al primo gruppo, l’unica controindicazione, se così si può definire, consiste nella maggior difficoltà riscontrata in fase di lavaggio, mentre tra chi predilige una crema, posto che si tratti di un prodotto adatto al cuoio capelluto, le contoindicazioni sono pressochè inesistenti. L’importante sarà evitare i prodotti pressurizzati (schiume e gel) e/o aggressivi. Una cute secca, oltre a non permettere alle lame di planare in maniera corretta, è anche meno flessibile, elastica e morbida.
Dopo una buona rasatura, per prevenire la comparsa di peli sottopelle, sarà altrettanto importante idratare la superficie appena posta stress. Se nel caso della barba, molti utilizzano i dopobarba a base di Alcool, nel nostro caso saranno assolutamente da evitare. Il prodotto dovrà permettere un idratazione continua senza ostruire i pori.
A questo punto l’intero processo potrà sembrare completo, in realtà, manca un ulteriore sforzo, altrettanto importante e molto spesso sottovalutato. Si tratta dell’esfoliazione. Come abbiamo detto in precedenza, i peli incarniti sono dei peli che una volta tagliati ricrescono sotto la superficie della pelle per via del fatto che non riescono a ritrovare l’uscita. Una buona esfoliazione della testa, può minimizzare il formarsi di questo problema in maniera enorme in quanto consiste nella rimozione di tutte le cellule morte che si ammassano sulla superficie e che spesso contribuiscono assieme agli agenti esterni ad otturare i pori. L’esfoliazione inoltre, è anche molto utile in fase di rasatura in quanto permette alle lame del rasoio di planare senza incontrare ostacoli, dedicandosi solo ed esclusivamente alla rasatura dei peli.
Questi semplici consigli minimizzeranno enormemente la comparsa di peli incarniti, elimineranno le irritazioni, ridurranno la possibilità di tagliarvi, abbasseranno di molto il tempo impiegato a radervi e vi permetteranno di avere una cute molto più salutare ed esteticamente apprezzata.
Nel caso in cui i peli incarniti dovessero essere già presenti o se si dovessero comunque formare, esitono dei trattamenti in forma cremosa che agiscono in profondità e che molto spesso permettono l’eliminazione del problema. Ovviamente se anche con un prodotto apposito la condizione non dovesse migliorare, l’unica soluzione sarà quella di far visita ad un dermatologo. Molti consigliano di provare a far riuscire il pelo con l’aiuto di un ago sterilizzato (eliminando la pelle che sovrasta il pelo), per via di un paio di infezioni causate da questa procedura ad alcuni utenti che seguiamo, non ci sentiamo di consigliarla, o meglio, ve la proponiamo come rischiosa (sarà opportuno utilizzare un disinfettante e non radere la zona finchè l’area non sarà guarita).
Oltre ai consigli sopraelencati, sarà bene lavarsi la testa ogni giorno (per eliminare le scorie depositate), evitare di indossare cappelli (specialmente stretti), e se ci si rade quodidianamente, tentare di diminuire il numero di rasature settimanali, da 7 ad almeno 5 in modo da diminuire lo stress cutaneo.
Con questi preziosi consigli, potrete godervi la vostra testa rasata nel migliore dei modi.
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